Quasi un minuto sul primo dei diretti inseguitori, tra le duemila nel CIRAS, ed un settimo assoluto che, unito al podio sfiorato in quarto raggruppamento, è un toccasana.
Messo con le spalle al muro, da due ritiri consecutivi e da un Campionato Italiano Rally Auto Storiche agli sgoccioli, Matteo Luise non sbaglia e, sfruttando tutta l’esperienza maturata negli anni d’oro quando i chilometraggi erano ben diversi da quelli di oggi, archivia una delle edizioni più difficili del Rally Elba Storico, corso nel recente weekend.
Il pilota di Adria, settimo assoluto ma anche ai piedi del podio in quarto raggruppamento ed in gruppo A nonché autentico mattatore di classe A-J2/2000, ha raccolto quindi un cospicuo bottino, rilanciando la sua rincorsa ai piani alti del tricolore e del Memory Nino Fornaca.
Il portacolori del Team Bassano partiva cauto, sul tradizionale aperitivo di Giovedì sera con la “Innamorata – Capoliveri”, firmando comunque la migliore prestazione di classe tra le duemila.
La prima spallata alla concorrenza arrivava, il giorno seguente, sugli oltre ventisette chilometri della “Volterraio – Cavo” dove il polesano, affiancato dalla moglie Melissa Ferro sulla Fiat Ritmo 130 gruppo A curata da Silvano Amati e Valentino Vettore, spaccava la classifica: oltre un secondo al chilometro a Frainer mentre gli altri incassavano già oltre un minuto netto.
La prima tappa non cambiava la sua musica e Luise, inanellando un parziale dopo l’altro, chiudeva con 39”3 su Frainer ed oltre tre minuti su Pierulivo, congelando la lotta di categoria ed avvicinandosi rapidamente al confine con la top ten della classifica generale assoluta.
Al Sabato era il Monte Perone a diventare protagonista, alzando l’asticella sotto forma di una serie di nuvole basse e di una pioggia che rendeva decisamente insidioso il tratto in cima.
Dato il cospicuo margine Luise decideva di non attaccare, regalando il successo sulla “Due Mari” a Frainer ma riprendendosi, con gli interessi, la propria rivincita sulla prima “Due Colli”.
L’inizio della frazione conclusiva sanciva anche l’ingresso in una top ten assoluta che, grazie anche ai ritiri di nomi illustri della scena tricolore, premiava la costanza e la tattica dell’adriese.
A “San Piero” arrivava il miglior risultato di giornata, sesto assoluto al termine della terzultima prova speciale e la classifica lanciava ora Luise sul settimo gradino della provvisoria generale.
Sulla ripetizione della “Due Colli” arrivava l’ennesima firma, tra le duemila, ed il passivo di Frainer, unico a contenere il distacco, superava il minuto quando mancava solo una speciale.
Una conclusiva “Perone” in risparmio e via con i festeggiamenti per il ritorno al successo.
“Una vittoria che dedico a tutto il mio team” – racconta Luise – “perchè ha svolto un lavoro notevole sulla vettura e questa ci ha dato grosse soddisfazioni. Non abbiamo effettuato nessun intervento se non quelli di routine. Dedico il successo anche a Melissa perchè è stata una gara molto dura, non solo per lei ma per tutti i navigatori che, a causa dei vari ritardi, dovevano farsi trecento metri almeno per arrivare a timbrare, più di una volta. Volevamo arrivare ed abbiamo deciso di non forzare mai il passo. Questa volta non puntavamo al risultato assoluto ma volevamo portare a casa punti buoni per il campionato italiano e ci siamo riusciti. Ci siamo tenuti del margine, soprattutto sulla cima del Perone, tra bagnato e nuvole basse. Sulla Due Colli abbiamo anche migliorato il nostro record del 2019. Si sono ritirate oltre trenta vetture e tanti dei big dell’italiano, spesso per toccate, per far capire quanto duro è stato questo Elba.”