Quarto assoluto dopo le prime tre speciali il pilota di Adria incappa in un fatale errore che nasconde il valore della doppietta, griffata CIRAS, in gruppo A e tra le duemila J2.
Era chiaro a tutti che il cucirsi sul petto il titolo di campione italiano tra le storiche, nell’ambito del quarto raggruppamento, sarebbe stata un’impresa quasi impossibile ma quanto dimostrato da Matteo Luise, ancora una volta in un 2022 stellare, conferma l’elevato livello di competitività da lui raggiunto, ridisegnando gli equilibri del tricolore.
Il pilota di Adria era obbligato a vincere, confidando in una dea bendata che potesse essere dalla sua almeno in questa occasione, ed il risultato delle prime speciali del recente Sanremo Rally Storico, ultima tappa del Campionato Italiano Rally Auto Storiche andata in scena nel weekend, aprivano uno spiraglio, mantenendo in vita quella fiammella chiamata speranza.
Affiancato dalla moglie Melissa Ferro, sulla Fiat Ritmo 130 gruppo A curata da Silvano Amati e Valentino Vettore, l’adriese stupiva tutti sui primi tre impegni cronometrati dello scorso Venerdì, piazzando altrettanti terzi tempi in prova e posizionandosi ai piedi del podio nella generale.
Complice una partenza non felice del diretto rivale nella corsa al titolo, un Farris precipitato al quinto posto con quasi quattro minuti dal portacolori del Team Bassano, il polesano si portava al comando del quarto raggruppamento con quasi un primo su Pagella, con Sordi a ruota.
Senza possibilità di appello, come di consueto, la sfida con i rivali tra le duemila gruppo A dove il primo dei diretti inseguitori accusava un passivo che rasentava già i cinque minuti netti.
Quando tutto sembrava volgere per il verso giusto, superando anche le più rosee previsioni, Luise commetteva un fatale errore sulla ripetizione del “Colle d’Oggia”, finendo fuori strada.
“È dura da mandare giù” – racconta Luise – “per il tipo di errore che non riesco a spiegarmi. Fino a quel momento eravamo contenti, andava tutto bene e sembrava tutto così perfetto. È la prima volta che mi capita, da quando corro, di non sentire una nota ed averne in mente un’altra. Melissa era perfetta, sono io che ho sbagliato e l’abbiamo pagata davvero molto cara.”
Un’amarezza, quella per un titolo tricolore mancato che sembrava nuovamente alla portata, che va in parte ad offuscare il prestigio della vittoria ottenuta nel gruppo A e tra le duemila J2.
“Se guardo a qualche anno indietro” – aggiunge Luise – “vincere il gruppo A e la classe duemila erano i nostri principali obiettivi nel campionato italiano. Quest’anno, essendoci giocati il titolo assoluto di raggruppamento ed avendolo perso in questo modo all’ultima gara, le due vittorie riescono soltanto in parte a pareggiare la delusione che abbiamo. In ogni caso dobbiamo essere contenti della nostra stagione, abbiamo abbassato il divario dai primi di parecchio e questo è merito anche di tutto il nostro team, di Silvano e Valentino ma anche di una Melissa che è cresciuta costantemente nel corso dell’annata. Grazie anche al Team Bassano ed a tutti quelli che ci hanno sostenuto. Siamo comunque contenti di quello che siamo riusciti ad esprimere nel 2022. Non abbiamo idea se saremo in grado di viaggiare a questi livelli anche nel 2023 ma, onestamente, mi piacerebbe anche cambiare scenario. Partiremo sicuramente per le prime del CIRAS e poi, risultati alla mano, decideremo come continuare.”